Nel Decreto Semplificazioni anche gli appalti pubblici hanno subito modifiche, che saranno in vigore fino al 31/07/2021. La ragione che ha portato a questo cambiamento è dettata dalla volontà di semplificare, appunto, la burocrazia che ruota intorno alla redazione di un appalto fino alla stipula del contratto dei lavori.

➡️ Queste agevolazioni sono applicabili per appalti con importi sotto soglia (5,35 milioni) e sono stati suddivisi:

  • Fino a 150.000€: possibilità di affidare direttamente i lavori
  • Da 150.000€ a 350.000€: procedura negoziata senza bando con 5 imprese invitate
  • Da 350.000€ a 1.000.000€: procedura negoziata senza bando con 10 imprese invitate
  • Da 1.000.000€ a 5.350.000€: procedura negoziata senza bando con 15 imprese invitate

Il criterio utilizzabile, entro questi importi, è quello del massimo ribasso con l’esclusione delle offerte anomale.

➡️ Gli affidamenti diretti si dovranno aggiudicare entro 2 mesi; le procedure negoziate entro 4.

➡️ Un’altra novità è in merito alla garanzia fideiussoria: non sarà obbligatoria presentarla e, solo nel caso che venga richiesta, sarà dimezzata all’1%.

➡️ Per procedure sopra soglia l’aggiudicazione avverrà tramite procedure ordinarie, ma entro 6 mesi.

 

➡️ In merito ad appalti legati alla sicurezza pubblica, sono presenti corsie preferenziali. Settori come edilizia scolastica, universitaria, sanitaria, carceraria, …, potranno comunque scegliere procedure negoziate senza bando, ma soprassederanno a tutte le norme ordinarie in materia di appalti, fatto salvo le disposizioni antimafia e i vincoli di appartenenza all’UE.

 

➡️ Ritorna, dopo la sospensione prevista nel DL 32/2019, l’esclusione dell’operatore economico che non ha ottemperato agli obblighi relativi al pagamento delle imposte, tasse e contributi previdenziali per un importo superiore a 5.000€

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